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7 gennaio 2014
5 gennaio 2014
Vicenza: lo stupratore in divisa non fa notizia
Abbiano
cercato inutilmente sui grandi quotidiani nazionali articoli che
parlassero di uno stupro avvenuto a Vicenza
nel novembre scorso. Ma la
ricerca è stata quasi vana, perché la vicenda ha ‘meritato’ qualche
articolo sulla stampa locale e al massimo un trafiletto su quella
nazionale. Eppure i media italiani ultimamente sembrano molto sensibili
alla denuncia degli stupri e della violenza sulle donne, ma in misura
maggiore proporzionalmente alla distanza tra noi, l’Italia, e l’evento. E
quindi in base a questa logica sono gli eclatanti e barbari stupri la
cui eco ci giunge dalla lontana India a guadagnare le prime pagine.
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violenze e soprusi
Il comunismo non si processa...verso il 23 gennaio! tutt* liber*
Lettera di Mauro Gentile detenuto politico per i fatti del 15 ottobre
Il 2014 inizia con la ripresa delle udienze del processo per gli
scontri del 15 ottobre 2011. Oltre a dover affrontare tre udienze del
9-14-16/01 con l'accusa di tentato omicidio, il 23/01 ci sarà il
processo d'appello per il reato di devastazione per il quale sono stato
condannato in primo grado a sei anni insieme a Davide, Mirco,
Marco,Cristian. Vorrei ripercorrere quella che è stata la repressione
nei miei confronti e condividerla non solo con chi è stato sempre
presente con solidarietà e complicità, ma anche e soprattutto con chi è
rimasto del tutto indifferente e apatico difronte alla viltà dei padroni
e della loro crisi, e far capire loro che lottare non significa
partecipare ad una manifestazione per sventolare una bandiera di partito
o sindacato.
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15 ottobre,
amnistia sociale
4 gennaio 2014
NoMuos:15 denunce per l’invasione della base
Nuove accuse per gli attivisti che protestano contro la
costruzione dell’impianto satellitare Usa: in quindici dovranno
rispondere del reato di invasione di suolo militare, in occasione del
corteo del 9 agosto. «A quella manifestazione eravamo in centinaia, ma
vengono colpiti solo i membri del presidio permanente», sottolineano dal
comitato di Niscemi. Anche gli avvocati che li difendono prendono
posizione con una nota: «Si reprimono fatti sanzionabili per isolare
soggetti ben individuati»
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amnistia sociale,
lotte sociali,
no muos
3 gennaio 2014
Detenuto si impicca nel carcere di Ivrea
Suicidio nel carcere di Ivrea oggi
pomeriggio. Un detenuto di 42 anni si è impiccato alle sbarre del bagno
della sua cella usando come cappio un sacco dell'immondizia intrecciato.
E' il primo morto del 2014 nelle prigioni italiane. Il fatto è successo intorno alle 14.40 al primo piano della sezione
ordinaria in regime aperto.
Dalla Diaz ai domiciliari: la lezione incompresa di Genova G8
Qualcuno l´ha definita ˝la retata di capodanno˝ e fa
impressione scorrere l’elenco delle persone costrette agli arresti
domiciliari: Francesco Gratteri, Giovanni Luperi, Spartaco Mortola,
rispettivamente capo dell’Anticrimine, dell’Ufficio analisi dei Servizi
segreti e della Polizia postale del Piemonte… Si aggiungono agli altri
condannati per la mattanza alla scuola Diaz che il
Tribunale di sorveglianza ha reputato immeritovoli di passare in
affidamento ai servizi sociali i pochi mesi di pena che devono ancora
scontare, una volta sottratti dalle condanne i tre anni di abbuono
previsti dall’indulto.
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G8 Genova,
riflessioni
2 gennaio 2014
Violenze alla Diaz, 13 anni dopo 'giustizia' è fatta?
La notizia è passata un po' in sordina e solo oggi alcuni quotidiani
genovesi ne rendono conto ma il 2013 si è concluso con l'arresto di
Spartaco Mortola - ex capo della digos genovese - e Giovanni Luperi - ex
dirigente dell'Ucigos poi capo-analista dei servizi segreti e ora in
pensione, entrambi sotto accusa per il massacro avvenuto alla Diaz
durante il G8 di Genova e per l'introduzione di prove false all'interno
della scuola volte a giustificare l'irruzione delle forze dell'ordine.
G8 Genova: Massacro alla Diaz, arrestati tre superpoliziotti. Con tredici anni di ritardo
Violenze al G8 del 2001. Scampoli di pena ai domiciliari per Mortola,
Gratteri e Luperi. Esecutori e mandanti impuniti e pronti a rifarlo
Teramo: Aggressione di capodanno dei fascisti.
Nemmeno a capodanno smettono di aggredire. Alle 4,30 di stamattina un gruppo di fascisti ha attaccato un po' di compagni, ma stavolta hanno trovato pane per i loro denti. I due schieramenti si sono affrontati con mazze da baseball, spanghe di ferro, bottiglie nella zona di piazza Dante, via Carducci, via Milli. Arrestato un compagno.
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antifascismo
Val Susa: La repressione non si ferma neache a Capodanno
Né lanci di pietre né avvicinamento al cantiere (al contrario di come riportano le cronache de "La Stampa" e di "La Repubblica). Il nervosismo nelle Forze dell’ordine carica a freddo il capodanno No Tav. Il brindisi in Clarea per il Capodanno si è rivelato l’ennesima occasione per dimostrare come le truppe di occupazione si ritengano proprietari del territorio e con l’ausilio della forza, intendono dimostrarlo ogni qualvolta ne hanno l’occasione.
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